giovedì 30 agosto 2012

La narrazione al presente

Ciao!
Anche questo non c'entra un'emerita cippalippa con il programma settimanale - a proposito, l'ho cambiato, al posto della frase da libro, parlerò di un telefilm- però ho questo dubbio che mi assilla.
Sabato ho trovato un libro che volevo leggere da un pezzo, dopo che ho visto il film. S'intitola Sono il numero quattro - quando aggiornerò la biblioteca virtuale ve ne parlerò. Comunque, questo libro è scritto al presente indicativo alla prima persona. Dunque, quando l'ho comprato, sono andata su Anobii, sulla pagina del romanzo, e ho letto le recensioni degli utenti. Uno di essi diceva che il libro non gli era piaciuto per vari motivi e uno di questi era il fatto che è scritto al presente, e non si può. Io in ciò non ci ho trovato nulla di male, anzi, secondo me è bello leggere anche un romanzo scritto al presente, perché ti da l'impressione di vedere tutte gli avvenimenti scorrerti davanti agli occhi. Quindi, voi cosa preferite? Narrazione al presente o al passato? E perché sarebbe meglio non scrivere al presente?

3 commenti:

  1. Allora, scrivendo preferisco la terza persona e la narrazione al passato, ma semplicemente perchè è qualcosa di più semplice da applicare. Scrivere in prima persona è qualcosa di veramente difficile, perché sei obbligato a fossilizzarti sul protagonista e non puoi cambiare prospettiva. E d'altro canto il passato è più "classico", si applica meglio alla forma del romanzo.
    Detto questo, devo dire che leggendo non ho alcuna preferenza. Gradisco un metodo quanto l'altro. Non credo che sia meglio non scrivere al presente... non c'è una regola scritta, se uno si trova meglio con un metodo può scegliere quello. Ma questo tizio spiegava perchè secondo lui è sbagliato?

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  2. No no, diceva solo che al presente non si scrive un libro o.O

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  3. Allora, semplicemente, non capiva un tubo.

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